Ci sono viaggi che più di altri lasciano input di riflessione da portare con sé e sviluppare nella quotidianità. È questo il caso del mio viaggio estivo in Bolivia.
Sono stata lì per poco meno di due settimane, in occasione di una spedizione organizzata dall’associazione “La Giovane Montagna” e ho tenuto due masterclass per studenti e studentesse dell’Università del turismo di Peñas, riconosciuta e legata all’Università Cattolica Italiana della Bolivia.
Il focus delle lezioni è stato il ruolo della ristorazione nello sviluppo del territorio, in termini economici, culturali, turistici e sociali.
Si parla non soltanto di una fonte di posti di lavoro, che generano reddito e aumentano il flusso economico della regione, ma anche di una risorsa che valorizza la tradizione culinaria, i prodotti tipici.
Pensiamo anche allo stimolo sociale che si genera nei confronti di agricoltori, produttori di vino, ristoratori ed artigiani locali.
È quindi innegabile quanto una singola attività ristorativa svolga un ruolo di sostegno per la crescita complessiva della comunità, specie per un territorio, come quello boliviano, in pieno sviluppo.
E noi, ne siamo consapevoli a tal punto da orientare le nostre scelte a sostegno delle realtà che ci circondano? Quanti sono in proporzione i prodotti del nostro menu che provengono dal nostro territorio? Quante realtà locali possiamo dire di sostenere con la nostra attività? Quanta rete facciamo con i produttori e i ristoratori vicini? Siamo davvero un punto di riferimento per la comunità locale? Riusciamo a rispondere anche ai suoi bisogni? Qual è in definitiva, il nostro impatto sui nostro principali stakeholder, cioè le persone attorno a noi?
Nello scambio con luoghi e persone diverse, talvolta anche molto lontane dal nostro panorama quotidiano, emergono punti di vista interessanti che porto con me, anche in vista dell’inizio dei nuovi corsi di formazione.
Per la formazione della tua brigata di sala e di cucina, contattami.